La forza di pace centrafricana spara sulla folla a Bangui. Il bilancio è di almeno un morto e una quarantina di feriti.
I soldati ciadiani della Misca hanno aperto il fuoco su centinaia di manifestanti, per la maggior parte cristiani, che si erano radunati vicino all’aeroporto della capitale della Repubblica centrafricana.
I dimostranti chiedevano le dimissioni del presidente Michel Djotodia, mussulmano, e la partenza dei militari ciadiani, accusati di complicità con l’ex gruppo ribelle Séléka.
I soldati sono stati attaccati con le pietre mentre si avvicinavano alla folla e hanno risposto sparando. La situazione si è calmata con l’intervento dell’esercito francese.
Si tratta dell’ultimo episodio di violenza dopo un mese di tensioni e massacri interconfessionali nel paese. Tensioni che dall’inizio di dicembre hanno causato la morte di circa un migliaio di persone, secondo Amnesty International.
La Francia ha inviato 1600 soldati nell’ex colonia e l’Unione europea ha comunicato che deciderà a gennaio su una possibile operazione congiunta al fianco di Parigi.
La forza ciadiana, sotto l’egida dell’Unione Africana, è accusata di non aver impedito il colpo di stato dello scorso marzo con cui i ribelli Séléka hanno allontanato il presidente Bozize a favore del loro leader Michel Djotodia. In risposta alle tensioni, Bruxelles ha bandito l’esportazione di armi verso il paese. – Euronews