Il partito Unione per la Repubblica (Upr) è il grande vincitore delle elezioni legislative e municipali il cui secondo turno si è svolto sabato: lo ha annunciato la commissione elettorale secondo cui il partito di maggioranza, già in testa al primo turno, si è assicurato 22 dei 28 seggi rimanenti.
Lo scrutinio, boicottato da una decina di partito di opposizione che ne chiedono la cancellazione, assegna così una maggioranza assoluta di 108 seggi su 147 in parlamento alla coalizione di governo.
In assenza delle opposizioni, che avevano chiamato al boicottaggio, il partito Tawassoul con 16 deputati diventa il secondo nel paese e al contempo la prima forza di opposizione ed estende la sua presenza all’interno del territorio conquistando 18 comuni. Un risultato significativo, ma che viene letteralmente cancellato dalle 149 vittorie in altrettante sedi comunali dell’Upr.
Secondo il Coordinamento dell’opposizione democratica (Cod), un’alleanza che riunisce 11 partiti, l’elezione della nuova Assemblea nazionale “aggraverà la crisi politica già in atto”. Le ultime legislative e locali in Mauritania risalgono al 2006, due anni prima del colpo di stato di Abdel Aziz, un ex generale poi eletto presidente nel 2009 con un voto non riconosciuto dall’opposizione. – Misna