Si allunga la lista delle misure del governo kenyano per contrastare gli estremisti somali al-Shabaab, autori di sanguinosi attacchi anche oltreconfine. Dopo aver incontrato una delegazione del Sudan, guidata dal ministro degli Esteri Ali Karti, il presidente kenyano Uhuru Kenyatta ha annunciato che i due Stati collaboreranno nella lotta al terrorismo.
In particolare, è stato specificato all’annuncio dell’intesa, verranno aperti “dei canali” che permetteranno ai servizi di sicurezza dei due paesi di scambiarsi “informazioni ed idee”. Secondo Karti, il Sudan ha intenzione di “condividere con il Kenya le capacità” sviluppate nella lotta al terrorismo a livello nazionale.
Kenyatta, invece, ha invitato gli Stati confinanti a non lasciare ai terroristi la possibilità di insediarsi sul territorio. “Non dovrebbe esserci spazio nella regione – ha sostenuto – per ideologie estremiste e siamo alla ricerca di collaborazioni con paesi dell’area e fuori di essa” per controllare possibili infiltrazioni.
Intanto non si fermano, nel paese, le polemiche sulla controversa legge sulla sicurezza che secondo l’opposizione, molte organizzazioni non governative e il dipartimento di Stato americano metterebbe a rischio alcune libertà costituzionali. Il vicepresidente kenyano William Ruto ha invitato l’opposizione a “comportarsi democraticamente” evitando dimostrazioni di piazza contro le nuove norme, un approccio che, a suo parere “porterebbe solo ulteriore confusione”. – Misna