1933. È la prima di due giornate di protesta, nella capitale del Togo, fino a ottenere l’annullamento di una nuova imposta sulle vendite al mercato – effetto della Grande Depressione – e la liberazione di due prigionieri politici. Erano i prodromi dei venti indipendentisti.
«Anche se non trovano spazio in seno alle strutture politiche, le donne togolesi intervengono e partecipano in certi momenti della storia, quando avvertono che incombe il pericolo, che ci sono da difendere dei valori a rischio. (Rita Têlé Mensah-Amendah, intellettuale togolese)
Foto: il monumento dell’indipendenza a Lomé