E’ di dodici morti e oltre settanta feriti il bilancio degli attentati di questa mattina al Cairo, dove un’autobomba è esplosa fuori da una sede centrale della polizia, mentre un ordigno rudimentale è scoppiato in una stazione della metropolitana. Un terza bomba rivolta contro la polizia egiziana è esplosa fuori da una stazione vicino al Cairo, ma senza provocare vittime. Lo ha riferito un funzionario della sicurezza, precisando che l’ordigno è stato lanciato da un aggressore non identificato dall’interno di un minibus nella zona delle Piramidi.
L’autobomba nel centro della capitale egiziana, riferiscono i media di stato, ha provocato almeno 12 vittime e più di 70 feriti. Tra i morti, precisa al-Ahram, c’è anche l’attentatore. Nell’attacco è stato danneggiato un palazzo ed un museo d’arte islamica.
In base alle indagini preliminari, ha riferito il portavoce della polizia Hani Abdel-Latif, l’attacco è stato condotto da un kamikaze che ha cercato di prendere d’assalto il quartier generale della polizia con una macchina carica di esplosivo. “Le guardie in servizio – ha precisato – hanno sparato su di lui.
L’esplosione è avvenuta all’esterno dell’edificio, provocando danni a tre piani del palazzo”. Poco dopo è stata registrata anche un’esplosione fuori dalla stazione metropolitana nella zona di Dokki, provocando un morto e 15 feriti. Obiettivo dell’attacco, hanno riferito alcuni testimoni, era una macchina della polizia parcheggiata in zona. L’attacco alla stazione di polizia è stato successivamente rivendicato da un grupo di ispirazione qaedista. “L’esplosione – ha scritto su Twitter l’Ansar Beit al-Maqdes, con sede nella penisola del Sinai – era contro le forze di sicurezza oppressive e infedeli”. – Adnkronos/