La produzione e la commercializzazione di diamanti grezzi proseguono illegalmente in Costa d’Avorio nonostante un embargo in vigore dal 2005: lo hanno denunciato oggi esperti dell’Onu, accusando un alto responsabile dell’esercito di coinvolgimento diretto in una rete criminale.
“La produzione artigianale di diamanti nelle zone di estrazione di Séguéla e Tortiya prosegue attraverso reti commerciali che comprano e poi esportano illegalmente passando per i paesi vicini” si legge nel rapporto. Lo studio aggiunge che ex militari fuoriusciti dall’ex ribellione delle Forze nuove (Fn), passate nel campo del presidente Alassane Ouattara contro il suo rivale, l’ex presidente Laurent Gbagbo, continuano a trarre profitto dal traffico. Il documento fa il nome di Issiaka Ouattara (alias Wattao), ex capo ribelle, oggi fra i principali comandanti delle Forze repubblicane della Costa d’Avorio. – Misna