L’Uganda non è una monarchia ereditaria e non esiste nessun piano per l’avvicendamento al potere: Muhoozi Kainerugaba, figlio del presidente Yoweri Museveni, risponde alle accuse dell’opposizione e tenta di smorzare una polemiche che ha valicato i confini nazionali.
In un comunicato diffuso nella tarda serata di ieri il 39enne primogenito del presidente, comandate delle forze armate e additato da molti come suo possibile successore, ha categoricamente smentito le voci di un progetto di passaggio ereditario del potere nel paese.
“I vertici del potere, in Uganda, vengono scelti da popolo e non nelle stanze segrete dei palazzi, come qualcuno vuol farci credere” afferma Kainerugaba. Il riferimento è al generale David Sejousa, rifugiatosi a Londra dopo che alcuni quotidiani avevano pubblicato una lettera privata in cui il generale riferiva di un presunto ‘complotto’ per far ascendere il figlio del presidente alla guida del paese.
La polemica delle scorse settimane si è tramutata in un giro di vite per la libera stampa, con un quotidiano e diverse radio accusate di aver riferito notizie infondate, chiusi per una decina di giorni.
L’Uganda andrà al voto nel 2016 ma non è chiaro se Museveni, al potere ininterrottamente dal 1986, intende candidarsi per un nuovo mandato. – Misna