Quando si è entrati nel quarto giorno di assedio del Westgate Shopping Mall di Nairobi, le forze di sicurezza keniane sembrano aver preso il controllo dell’edificio ma si sta ancora combattendo e il conflitto a fuoco resta intenso. Tutti i quattro piani del centro sono di fatto sotto controllo delle forze keniane, ma i presunti miliziani al Shabaab – il gruppo somalo che ha rivendicato l’azione – sono ancora in armi e in grado di resistere.
Il bilancio parziale riferito dal governo è di 62 morti, 170 feriti; almeno due terroristi sono stati uccisi. Il presidente Uhuru Keniatta potrebbe oggi rivolgersi alla nazione per fare un punto sull’accaduto.
Intanto, il quotidiano keniano Nation ha dato ampio risalto alle dichiarazioni fatte dalla segretaria di gabinetto del ministero degli Esteri, Amina Mohammed, secondo cui “due o tre americani” e una donna britannica avrebbero fatto parte del gruppo coinvolto nell’attacco al Westgate Shopping Mall. La stessa ha parlato di “professionisti” che avrebbero potuto contare sulla collaborazione di altre persone provenienti da diverse parti del mondo. Secondo l’esponente di governo uno degli “americani” è di origine somala o araba e ha vissuto negli Stati Uniti, nello Stato del Minnesota. – Atlasweb
Kenya: Westgate Shopping Mall, tra i responsabili anche “occidentali”
24/09/13 – Kenya – Westgate Shopping Mall, tra i responsabili anche “occidentali”
Quando si è entrati nel quarto giorno di assedio del Westgate Shopping Mall di Nairobi, le forze di sicurezza keniane sembrano aver preso il controllo dell’edificio ma si sta ancora combattendo e il conflitto a fuoco resta intenso. Tutti i quattro piani del centro sono di fatto sotto controllo delle forze keniane, ma i presunti miliziani al Shabaab – il gruppo somalo che ha rivendicato l’azione – sono ancora in armi e in grado di resistere.
Il bilancio parziale riferito dal governo è di 62 morti, 170 feriti; almeno due terroristi sono stati uccisi. Il presidente Uhuru Keniatta potrebbe oggi rivolgersi alla nazione per fare un punto sull’accaduto.
Intanto, il quotidiano keniano Nation ha dato ampio risalto alle dichiarazioni fatte dalla segretaria di gabinetto del ministero degli Esteri, Amina Mohammed, secondo cui “due o tre americani” e una donna britannica avrebbero fatto parte del gruppo coinvolto nell’attacco al Westgate Shopping Mall. La stessa ha parlato di “professionisti” che avrebbero potuto contare sulla collaborazione di altre persone provenienti da diverse parti del mondo. Secondo l’esponente di governo uno degli “americani” è di origine somala o araba e ha vissuto negli Stati Uniti, nello Stato del Minnesota. – Atlasweb