Una vittima su tre del traffico di esseri umani nel mondo è un bambino, costretto allo sfruttamento sessuale o al lavoro forzato. Dal 2010, il fenomeno è cresciuto del 5%, con donne e bambine a rappresentare il 70% di tutte le vittime. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC). “Non esiste un posto al mondo dove bambini, donne e uomini siano al sicuro dal traffico di esseri umani”, ha detto Yury Fedotov, direttore esecutivo dell’UNODC.
Le cifre ufficiali rappresentano solo la punta dell’iceberg e l’impunità resta un serio problema. Le bambine avviate alla prostituzione e i bambini costretti a partedicapre ai conflitti armati rappresentano il 60% delle vittime in Africa e nel Medio Oriente e il numero di condanne a carico dei responsabili resta molto basso, nonostante le iniziative intraprese. “Il 40% delle nazioni poste sotto esame ha registrato poche o nessuna condanna per questo reato”, si legge nel rapporto. (fonte AFP). – Askanews