24/12/13 – Egitto – Attacco a polizia: 12 morti. Governo accusa Fratelli musulmani

di AFRICA

 

Una potente esplosione, probabilmente provocata da una autobomba, ha colpito una base della polizia a Mansoura, in Egitto, causando la morte di 12 persone, tra cui otto agenti, e il ferimento di 134. Il governo ha accusato i Fratelli musulmani di essere responsabili dell'”attentato”, definendoli “organizzazione terroristica”. Secondo quanto riferiscono fonti della sicurezza, il bilancio delle vittime aumenterà. Nessuno ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, avvenuto secondo l’agenzia di stampa Mena alle 1.10 ora locale. Lo scoppio ha fatto crollare parte dell’edificio di cinque piani e danneggiato anche una banca e un teatro nei pressi, oltre a decine di veicoli. La polizia subito dopo ha cordonato l’area, chiuso le principali uscite della città e piazzato posti di blocco. Si tratta del primo attentato nel Delta del Nilo, portando le violenze più vicine al Cairo. In precedenza, si erano verificate nel Sinai o nelle città della zona del Canale di Suez.

Il portavoce del governo, Sherif Shawki, ha detto che i Fratelli musulmani hanno mostrato la loro “brutta faccia di organizzazione terroristica, spargendo sangue e danneggiando la sicurezza dell’Egitto”. Il premier Hazem el-Beblawi ha descritto l’attacco come “incidente terroristico”, dicendo che i responsabili “non sfuggiranno alla giustizia”. Intanto, il ministro dell’Interno Mohammed Ibrahim ha fatto visita al posto, promettendo che la polizia “continuerà la sua battaglia contro le forze oscure del terrorismo che hanno tentato di minare la sicurezza del Paese”. Si è anche recato in ospedale a fare visita ai feriti. Non è la prima volta che la sede della sicurezza di Mansoura viene attaccata: una settimana fa una esplosione ha colpito di fronte all’edificio, senza causare vittime, e da quando Mohammed Morsi è stato destituito dalla presidenza gli islamisti lo hanno più volte fatto bersaglio di attentati con autobombe o kamikaze. – LaPresse/AP

 

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