Alle prima ore di lunedì un totale di cinquecento persone hanno cercato di fare irruzione nella città autonoma spagnola situata in territorio marocchino, riferisce la Guardia Civile spagnola.
La stessa fonte definisce “molto violento” quest’ultimo incidente e assicura che i migranti hanno utilizzato pietre e bastoni contro le forze di sicurezza spagnole e marocchine.
Si tratta della seconda irruzione di massa di migranti in due settimane. Il 17 febbraio altre centocinquanta persone sono riuscite a superare il confine nello stesso valico.
Melilla e Ceuta, enclavi spagnole nel Nord Africa, vivono da mesi un’intensa pressione migratoria.
La Spagna sostiene che nella prima metà del 2013 ha accolto circa 3 mila immigrati irregolari, il doppio rispetto al primo semestre del 2012. Quasi il 60 per cento degli immigrati clandestini che nell’ultimo anno è entrato in Spagna lo ha fatto per Ceuta e Melilla, secondo l’ultimo dell’Associazione Per i Diritti Umani dell’Andalusia.
Il governo spagnolo ha risposto al fenomeno con l’installazione, lungo la frontiera di Melilla, di una recinzione di 12 chilometri di filo spinato, una misura fortemente criticata dalle organizzazioni per i diritti umani e dall’Onu. * Luca Pistone – Atlasweb