Il numero di nuove infezioni da hiv/aids tra i bambini in 21 paesi “prioritari” dell’Africa subsahariana ha subito un calo del 38% passando da 340mila nel 2009 a 210mila nel 2012. Lo ha annunciato l’Unaids, il Programma Onu di lotta all’hiv/aids, rendendo noti oggi a Ginevra i progressi del “Piano globale verso l’eliminazione di nuove infezioni da hiv tra i bambini entro il 2015 e per mantenere in vita le loro madri”.
In sette Paesi – Botswana, Etiopia, Ghana, Malawi, Namibia, Sudafrica e Zambia – le nuove infezioni da hiv tra i bambini sono scese del 50% dal 2009, ed altri due paesi – Tanzania e Zimbabwe – hanno registrato progressi “sostanziali”. Tuttavia, il ritmo di declino in alcuni Stati è stato più lento. In Angola le nuove infezioni da hiv sono persino aumentate, mentre in Nigeria sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2009.
Nell’ambito del Piano Globale, più donne incinte sieropositive hanno ricevuto farmaci antiretrovirali per prevenire la trasmissione dell’hiv madre-figlio e per la loro salute, con livelli di copertura superiori al 75% in molti paesi. Il rapporto rivela però che solo la metà di tutte le donne sieropositive che allattano o i loro figli ricevono farmaci antiretrovirali per prevenire la trasmissione del virus al figlio, mentre l’allattamento al seno resta fondamentale per garantire la sopravvivenza dei bambini. – Swissinfo