25/06/13 – Tunisia -Protesta Femen segna visita premier a Bruxelles

di AFRICA

Show di protesta stamattina a Bruxelles di tre attiviste di Femen, in occasione della visita ufficiale del primo ministro tunisino, Ali Larayedh. Le ragazze hanno manifestato a seno nudo scandendo gli slogan ”Liberate Amina”, la militante tunisina delle Femen in carcere dallo scorso 19 maggio che rischia due anni di prigione, e ”Stop all’oppressione”, riuscendo anche a sedersi sull’automobile del premier tunisino prima di essere fermate dagli uomini della sicurezza. L’azione di oggi nella capitale belga arriva ad una decina di giorni di distanza dalla condanna a quattro mesi di prigione, inflitta dal tribunale di Tunisi, ad altre tre militanti Femen, due francesi e una tedesca, per aver protestato a seno nudo per sollecitare la liberazione di Amina Sboui. Un sentenza che aveva colto di ”sorpresa” anche l’Unione europea, per la ”severita’ della condanna”. Di qui l’esplicita richiesta di oggi ad Ali Larayedh del presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, di riformare il codice penale tunisino per garantire la liberta’ di espressione, uno dei principi chiave per una vera democrazia. ”L’Ue domanda la revisione delle disposizioni ereditate dal regime precedente, in particolare del codice penale, per garantire la liberta’ di espressione delle tunisine e dei tunisini” ha affermato Barroso dopo l’incontro con Ali Larayedh, affermando cosi’ anche la parita’ dei diritti fondamentali fra uomini e donne. ”La riforma della giustizia per stabilire la sua indipendenza e imparzialita’ – ha aggiunto il presidente della Commissione Ue – e’ un lavoro indispensabile per una democrazia”. –  ANSAmed.

 

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