Quattro ordigni artigianali di bassa potenza sono esplosi oggi in altrettante stazioni della metropolitana al Cairo, ferendo almeno cinque persone. Fonti della polizia egiziana hanno precisato che le bombe sono deflagrate a breve intervallo di tempo l’una dall’altra e tutte erano nascoste in pattumiere collocate sulle panchine della metro, in una stazione centrale e in altre tre più periferiche.
Il portavoce del ministero dell’Interno Hani Abdel Latif ha dichiarato al quotidiano locale Al Masry Al Youm che un’inchiesta è stata aperta a carico di un operaio ferito nella stazione di Shubra al Kheimam, ritrovato in possesso di un borsone carico di materiale per fabbricare esplosivi. L’uomo viene sospettato di essere legato ai Fratelli Musulmani.
Sempre nel corso della mattinata un altro ordigno poco potente nascosto sotto un veicolo è deflagrato nei pressi di un tribunale, sempre nella capitale, ferendo una donna. Un secondo esplosivo è stato disinnescato nei pressi dello stesso tribunale.
L’ondata di attacchi si è verificata dopo le decine di condanne a morte, in tutto 183, emesse nei giorni scorsi a carico di persone legate ai Fratelli Musulmani e all’ex presidente Mohamed Morsi. All’inizio del mese si è insediato alla presidenza, dopo un plebiscito elettorale, l’ex capo dell’esercito Abdel Fatah al Sissi che ha promesso “più sicurezza” e lotta al terrorismo. – Misna
