Due “alti comandanti” degli insorti al Shabaab sono rimasti uccisi in un’operazione attuata dai caschi verdi nel villaggio di Inimeey, nella regione dell’Hiran, 200 km al nord della capitale. A darne notizia è la Forza dell’Unione Africana in Somalia (Amisom) . Il primo è Mohamed Dhoore, “agente di collegamento” tra combattenti somali e stranieri, strettamente legato al capo degli al Shabaab, Ahmed Abdi Godane. A cadere negli scontri di Inimeey anche “l’alto dirigente” Sharif Ameey. Tuttavia i decessi dei due uomini non sono stati confermati dalla direzione delle ribellione.
Nelle stesse ore l’aviazione dell’Amisom ha bombardato la città meridionale di Jilib, ancora controllata dagli insorti nonostante raid e operazioni lanciate dai caschi verdi lo scorso marzo. Inoltre la forza africana ha annunciato di aver distrutto una base logistica degli al Shabaab nei pressi di Jilib, causando diversi feriti tra i combattenti, e di essere entrata in un campo di addestramento strategico nel villaggio di Khadija Haji, nella regione di Gedo, vicino al confine col Kenya.
Nonostante i successi dei caschi verdi africani, che sostengono le truppe somale, gli al Shabaab riescono ancora a colpire Mogadiscio con attentati e attacchi ai danni di istituzioni e dirigenti dello Stato. Due giorni fa è stata assassinata una nota cantante e parlamentare Sado Ali Warsame mentre viaggiava in macchina in un quartiere meridionale della capitale. – Misna