In occasione della Festa della Repubblica il Presidente Moncef Marzouki ha concesso una grazia speciale in favore di 1.630 detenuti. Questa decisione è stata presa in concertazione con la Commissione speciale incaricata per l’amnistia presieduta dal Ministro della Giustizia, dei diritti dell’uomo e della giustizia transizionale, Hafedh Ben Salah, che ha analizzato i dossier relativi a 3.545 possibili candidati. Il comunicato della Presidenza precisa che l’amnistia riguarda 1.201 reclusi per reati relativi al consumo di droga e che non sono implicati in altri reati, inoltre vi è un caso di commutazione di pena all’ergastolo per un condannato a morte.
L’amnistia non riguarda coloro i responsabili di crimini gravi come terrorismo, traffico d’armi, spaccio di stupefacenti e omicidio volontario La situazione delle carceri tunisine è drammatica: sovraffollamento, condizioni igieniche precarie, mancanza di cure per i detenuti malati, e spesso è stata oggetto di critiche e rilievi da parte di associazioni umanitarie internazionali.
La maggior parte dei detenuti è composta da semplici consumatori di droga, l’uso di stupefacenti in Tunisia è infatti punito con la reclusione. L’art. 4 punisce il consumatore e il detentore anche di modiche quantità, in Italia assimilate all’uso personale, con la reclusione da uno a cinque anni e con pena pecuniaria accessoria da 500 a 1.500 euro circa. Da tempo è in atto nel paese un dibattito sulla riforma del testo sulla legge degli stupefacenti, la n. 52 del ’92. (ANSAmed).