Ogni anno due milioni e mezzo di donne e bambine sono vittime della tratta delle prostitute e delle schiave. In 35 Paesi lo stupro coniugale non è considerato un reato. E il 60% delle donne di tutto il mondo hanno subito abusi sessuali almeno una volta nella vita, percentuale che in certi Stati arriva al 70%. Sono i dati drammatici diffusi dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza nei confronti delle donne.
Siamo di fronte a “una enorme violazione dei diritti umani” che deve essere punita, ha detto il segretario generale Ban Ki moon. Per questo, già dal 2008, è stata lanciata la campagna ‘UNiTE’, che punta ad aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica, ma anche la volontà politica e il sostegno finanziario per un mondo libero dalla violenza nei confronti delle donne.
“Dobbiamo aumentare la consapevolezza da parte della comunità internazionale, poichè certi governi e certi individui ancora negano che questo problema esista”, ha spiegato Lakshmi Puri, numero due di UnWomen.
Nel 2012, anche grazie agli sforzi di UnWomen, si sono registrati diversi miglioramenti a livello globale: per esempio, le donne hanno guadagnato seggi in sette elezioni nazionali, 26 Paesi hanno elaborato leggi che stabiliscono finanziamenti per le quote ‘rosa’, 30 Stati hanno aumentato i servizi alle vittime di abusi di genere e 125 Paesi hanno adottato normative contro la violenza domestica.
Tuttavia, gli esperti sottolineano che non è ancora il momento di compiacersi per tali risultati. Oltre ad essere aumentato in molte regioni il divario di genere per quanto riguarda l’occupazione dalla crisi finanziaria del 2008, ci sono 603 milioni di donne che vivono in Paesi dove la violenza domestica non è considerata un reato. “Questo non è accettabile – ha affermato Helen Clark, amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) – sono necessarie nuove leggi, e soprattutto è necessario che tali norme vengano applicate”.
Clark ha lanciato un appello alla collaborazione tra forze dell’ordine, sistemi giudiziari, governi, società civile e partner internazionali per affrontare le cause profonde della violenza contro le donne e assicurare i responsabili alla giustizia. – Swissinfo