È stato accolto con sollievo dalla popolazione del Katanga l’annuncio da parte del comando della MONUSCO (Missione ONU nella Repubblica Democratica del Congo) del rafforzamento del contingente di Caschi Blu dispiegato nella provincia meridionale congolese, sconvolta dalle violenze del gruppo “Bakata-Katanga”.
I soldati dell’ONU verranno dispiegati a Pweto, una delle località comprese nel cosiddetto “triangolo della morte”, formato da Pweto, Mitwaba e Manono, a causa delle violenze commesse dai gruppi Mai-Mai che chiedono una migliore ripartizione delle rendite tra il nord e il sud del Katanga, e dai “Bakata-Katanga”, che lottano per l’indipendenza della provincia. Secondo dati dell’ONU, nel Katanga circa 400.000 persone sono sfollate a causa dell’insicurezza.
La situazione della provincia era stata denunciata di recente in una Lettera pastorale dell’Assemblea Episcopale della Provincia Ecclesiastica di Lubumbashi (vedi Fides 21/2/2014).
Il Katanga è considerata la provincia potenzialmente più prospera della Repubblica Democratica del Congo, soprattutto per la presenza di importanti miniere di rame, che sono però sfruttate pienamente solo nella parte meridionale. Questo fatto sta generando tensioni tra il nord e il sud della provincia, alle quali si aggiungono quelle legate alla politica nazionale. La MONUSCO è formata da circa 20.000 militari, dei quali al momento solo 400 sono dispiegati nel Katanga. (L.M.) – Ag. Fides