26/05/14 – Africa – Nel 2014 livello record per gli investimenti dall’estero

di AFRICA

 

I flussi finanziari esterni destinati all’Africa registreranno nel 2014 un livello record superando un valore complessivo di 200 miliardi di dollari, tra investimenti diretti esteri (IDE), investimenti di portafoglio, aiuti ufficiali allo sviluppo e rimesse dei cittadini residenti all’estero.

E’ la conclusione contenuta nell’ultima edizione dell’Africa Economic Outlook 2014 presentato nei giorni scorsi a Kigali dalla Banca Africana di Sviluppo (AfDB/Bad).

In base ai dati resi noti dall’AfDB, i flussi finanziari esterni diretti verso i paesi dell’Africa sono più che quadruplicati tra il 2000 e il 2012 e sono destinati a crescere ulteriormente negli anni a venire.

Nel 2013, secondo l’istituto finanziario pan-africano, il totale dei flussi di denaro destinati all’Africa ha registrato un valore aggregato pari a 186 miliardi di dollari.

A livello disaggregato, gli IDE hanno toccato nel 2012 un valore pari a 50 miliardi di dollari (+5% rispetto all’anno precedente) e 56 miliardi nel 2013 (+9,6%).

Non è stato ancora superato il livello record registrato nel 2008, prima dell’inizio della crisi economica globale, quando gli IDE raggiunsero i 66 miliardi di dollari. Quell’anno, però, gli investimenti di portafoglio (cioè quegli investimenti in valori mobiliari in genere non connessi ad un rapporto di investimento diretto e quindi puramente speculativi) registrarono un valore negativo per 24 miliardi di dollari. Nel 2012 e nel 213, gli investimenti di portafoglio destinati verso i mercati dell’Africa hanno registrato rispettivamente un valore positivo di 22 miliardi e di 12 miliardi di dollari.

Nonostante i principali destinatari dei flussi finanziari esterni siano ancora i paesi ricchi di risorse naturali, nel suo Outlook 2014 l’AfDB sottolinea un progressivo aumento dell’interesse internazionale verso le attività manifatturiere e dei servizi. In particola, gli IDE verso l’Africa mostrerebbero una resilienza maggiore al resto del globo nonostante il persistere delle condizioni di insicurezza e d’incertezza politica. * Michele Vollaro – Atlasweb

 

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