L’Africa Orientale avrà non uno ma ben due oleodotti che collegheranno la costa del Kenya, all’Uganda e al Rwanda: lo hanno stabilito i presidenti dei tre paesi, riuniti a Nairobi dove hanno annunciato la firma di un memorandum d’intesa che prevede una serie di progetti da ultimare entro tre anni. Più in dettaglio, Yoweri Museveni, Uhuru Kenyatta e Paul Kagame hanno concordato l’estensione del già esistente oleodotto – che collega Mombasa ad Eldoret – fino a Kampala e Kigali. “Il condotto – precisa il quotidiano ugandese New Vision – sarà configurato in modo da avere un doppio meccanismo di andata e ritorno, in modo da poter pompare indietro i prodotti, una volta raffinati”.
Un secondo oleodotto, invece, collegherà il porto di Lamu, in Kenya a poche decine di chilometri dal confine somalo, a Uganda e Sud Sudan, ricco di giacimenti petroliferi ma privo di infrastrutture. Il progetto si collega anche alla costruzione della prima raffineria della regione, che sorgerà in Uganda, e che dovrebbe produrre cherosene e carburanti per il mercato nazionale e internazionale. L’intesa prevede inoltre una costruzione – sulla linea Mombasa – Kampala – Kigali – di una ferrovia su cui far transitare le merci, abbattendo i costi del trasporto su ruota, dispendioso e complicato. I tre capi di Stato hanno concordato infine di accelerare sui programmi di integrazione regionale, come la Carta di identità comune, per i cittadini dell’Africa orientale, e il visto turistico unificato. – Misna