“Come dare un’immagine obiettiva dell’altro?”: questa la domanda essenziale posta all’origine dell’incontro che si tiene oggi ad Addis Abeba, in Etiopia, presso la sede dell’Unione Africana. L’evento si inserisce nell’ambito del programma “The Image of the Other” (“L’immagine dell’altro”) promosso dal Centro internazionale per il dialogo interreligioso e culturale “Re Abdullah Bin Abdulaziz” (King Abdullah Bin Abdulaziz International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue – KAiciid) fondato da Arabia Saudita, Spagna e Austria con la Santa Sede nel ruolo di organismo osservatore e fondatore. Il programma intende rispondere alla sfida che sarà sviluppata nell’arco di tre anni: per il 2013, si guarderà all’educazione, il prossimo anno al contesto dei mass media e nel 2015 alla sfera di Internet. Dopo il primo workshop per l’Europa e il Medio Oriente celebrato a Vienna, il 22 maggio scorso e dedicato in particolare all’educazione interreligiosa e interculturale, questo nuovo incontro sarà dedicato all’Africa. Seguiranno nei prossimi mesi altri workshop a livello continentale su Asia e Americhe, che si concluderanno con una Global Conference in programma sempre a Vienna il 18 e 19 novembre prossimo. Già lo scorso febbraio, a Madrid, si era tenuto un primo incontro del Board direttivo del Kaiciid, in occasione del 20.mo anniversario degli accordi di cooperazione tra la Spagna e le confessioni evangeliche, ebree e musulmane. Inaugurato ufficialmente il 26 novembre 2012, il Centro Kaiciid è stato fondato per facilitare, rafforzare ed incoraggiare il dialogo tra i seguaci delle diverse religioni e culture del mondo, così da migliore la cooperazione, il rispetto delle diversità, la giustizia e la pace. Alla cerimonia inaugurale dello scorso anno aveva preso parte il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il quale ha definito il Centro “un’opportunità per aprire un dialogo su molti temi”, tra cui quello della “libertà religiosa in tutte le sue forme, per ogni uomo, per ogni comunità, ovunque”. Sempre nel novembre scorso, spiegando l’iniziativa, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva detto: “È importante osservare che il nuovo Centro non si qualifica come un’istituzione propria del Regno dell’Arabia Saudita, ma come Organizzazione internazionale indipendente, riconosciuta dalle Nazioni Unite”, “un’opportunità e uno spazio di dialogo” in cui “mettere ulteriormente a frutto l’esperienza e l’autorevolezza della Santa Sede nel campo del dialogo interreligioso”. Da ricordare, infine, che il Re d’Arabia, Abdullah Bin Abdulaziz, aveva informato personalmente l’allora Pontefice Benedetto XVI del progetto relativo al Kaiciid il 6 novembre 2007, durante un’udienza in Vaticano. – Radio Vaticana