Si sta ulteriormente movimentando il panorama politico in Burkina Faso con la nascita, annunciata nel fine settimana, del Movimento del popolo per il progresso (Mpp). Il nuovo partito ha visto la luce su iniziativa dei dissidenti del Congresso per la democrazia e il progresso (Cdp, al potere), che all’inizio del mese hanno sbattuto la porta della formazione del presidente Blaise Compaoré.
L’ex primo ministro e ex presidente del parlamento Roch Marc Christian Kaboré è stato nominato alla presidenza dell’Mpp mentre il popolare ex sindaco di Ouagadougou, Simon Compaoré, è incaricato delle relazioni esterne. Salif Diallo, ex ministro nonchè ex uomo di fiducia di Compaoré, dovrà delineare l’orientamento politico del partito, la cui assemblea generale costitutiva si è tenuta sabato pomeriggio presso la ‘Maison du Peuple’, la più grande sala di spettacolo del paese.
“Clima di festa attorno a un evento: la nascita del Movimento del popolo per il progresso” ha riferito il sito d’informazione locale ‘Le Faso.net’, precisando che migliaia di persone di tutte le categorie socio-economiche hanno assistito al “battesimo” del nuovo partito “in un clima gioioso”. Del consiglio esecutivo nazionale fanno parte 43 membri e, secondo i suoi fondatori, il movimento “di ispirazione socio-democratica vuole essere una piattaforma consensuale di lotta per affrancare il popolo da tutte le derive che minacciano la democrazia, la libertà, la coesione sociale, la pace e lo Stato di diritto in Burkina Faso”.
Le derive a cui fanno riferimento i fondatori dell’Mpp riguardano la creazione del Senato ma soprattutto il rischio di un passaggio in forza di una modifica costituzionale all’articolo 37, che aprirebbe la strada a una terza candidatura di Compaoré – al potere dal 1987 – alle elezioni in agenda l’anno prossimo. Nel suo primo discorso da presidente del neo partito, Kaboré ha denunciato il comportamento di ex colleghi del Congresso per la democrazia e il progresso che “agiscono soltanto per servire i propri interessi personali”, complimentandosi invece con organizzazioni della società civile e forze di opposizione “impegnate affianco al popolo burkinabé”.
Venerdì scorso una quarantina di partiti politici ha creato un Fronte repubblicano a sostegno di Compaoré. Sabato 18 gennaio l’opposizione ha tenuto una manifestazione nazionale a Ouagadougou e nelle principali città del paese contro la revisione dell’articolo 37. – Misna