Almeno 32 persone sono state uccise in attacchi distinti messi a segno da Boko Haram contro alcune località dello Stato di Adamawa (nord-est), proprio nel giorno delle celebrazioni per il centenario dei protettorati del nord e del sud. La nuova ondata di violenza è stata confermata dalle forze armate nigeriane che, tuttavia, hanno diffuso un bilancio di vittime di gran lunga inferiore, con un soldato e tre civili uccisi. Secondo la stessa fonte i combattenti sarebbero scappati nel confinante Camerun.
Il presidente del governo locale della città di Madagali, Maina Ulamaru, ha riferito che i tre attacchi sono stati attuati ieri sera a partire dalle ore 21.30 (locale) da un “folto gruppo di miliziani” – armati di razzi e ordigni – che ha preso di mira anche una scuola cristiana. Nelle tre località di Shuwa, Kirchinga e Michika, gli assalitori hanno incendiato e saccheggiato numerose abitazioni, centinaia di negozi, banche, commissariati e edifici pubblici. Alcuni testimoni hanno raccontato che a Kirchinga gli uomini di Boko Haram indossavano uniformi militari mentre una parte degli abitanti di Michika, dove gli scontri sono durati più di 4 ore, ha trovato rifugio nelle colline circostanti.
Solo due giorni fa presunti militanti di Boko Haram hanno ucciso oltre 40 ragazzi e ragazze di età compresa tra gli undici e i 18 anni a Buni Yadi, cittadina del nord a maggioranza musulmana. – Misna