27/05/13 – Africa – Ua contro la giustizia internazionale: “persegue solo africani”

di AFRICA

La corte penale internazionale “ha messo in atto una sorta di caccia razziale, poiché non persegue se non gli africani”: parole durissime quelle pronunciate dal primo ministro etiopico Hailemariam Desalegn, presidente di turno dell’Unione Africana nel discorso finale del vertice continentale, ad Addis Abeba in occasione del cinquantenario dell’organizzazione.

“Al momento della sua creazione, l’obiettivo della Cpi era di evitare ogni forma di impunità, ma ormai il processo è degenerato” ha proseguito Desalegn, chiedendo a nome dei capi di Stato africani “il trasferimento alla giustizia keniana dei procedimenti a carico del presidente Uhuru Kenyatta e del suo vice William Ruto”.

“Il 99% degli imputati all’Aja sono africani, e questo basta a dimostrare che qualcosa non va” ha aggiunto il primo ministro.

Kenayatta e Ruto, eletti alle elezioni dello scorso 4 marzo, sono sotto processo all’Aia per crimini contro l’umanità: entrambi sono accusati di coinvolgimento nelle violenze post-elettorali che nei primi mesi del 2008 trascinarono il Kenya sull’orlo della guerra civile causando 1300 morti e 300.000 sfollati.

Nel 2010, i giudici della Cpi avevano autorizzato il procuratore generale ad aprire un’inchiesta sulla vicenda vista l’inazione delle autorità e della magistratura keniane. La decisione era stata accolta con sollievo dalle vittime delle violenze e dai familiari delle vittime che temono – dato il coinvolgimento di eminenti e numerose personalità pubbliche nell’istigazione ai disordini – di non veder realizzato il loro desiderio di giustizia. – Misna

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