L’esercito nigeriano ha annunciato di sapere dove si trovano le oltre 200 giovani sequestrate dagli uomini del gruppo islamista Boko Haram lo scorso aprile ma il generale Alex Badeh, citato dai media locali, ha spiegato che le forze armate non ricorreranno all’utilizzo della forza per trarle in salvo: “Nessuno – ha detto – deve dire che l’esercito nigeriano non sa cosa sta facendo; non possiamo uccidere le nostre ragazze per cercare di riportarle indietro”.
Le giovani sono state rapite nel villaggio di Chibok, nel nordest del Paese. “La buona notizia per i loro genitori – ha aggiunto Badeh – è che sappiamo dove si trovano, ma non possiamo dirlo. Non possiamo venire e dire segreti militari, stiamo lavorando per riportare indietro le ragazze”.
Mogherini – Per il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, il rapimento delle giovani è “un atto terribile”. Inoltre “ci preoccupa molto – afferma intervenendo alla Giornata dell’Africa alla Farnesina – l’incremento delle violenze dei gruppi armati ed estremistici”.
Il sequestro, aggiunge, “ha suscitato grande commozione, anzi la parola commozione credo che non fotografi del tutto la drammaticità di quello che è successo”. Quanto avvenuto, è stato “definito dalla Corte penale internazionale un crimine contro l’umanità – dice ancora il ministro – È un atto terribile, un attacco a ragazze che attraverso lo studio cercavano di costruirsi migliori opportunità di vita”. – Adnkronos/