Decine di civili uccisi e oltre cento feriti. Proseguono dal 13 luglio scorso i combattimenti in Libia, per la conquista dell’aeroporto di Tripoli.
A fronteggiarsi sono due ex alleati anti-Gheddafi. I miliziani islamisti di Misurata stanno cercando di prendere il controllo dello strategico scalo internazionale che, dalla caduta del regime nel 2011, è nelle mani delle milizie di Zintan.
Il vuoto di potere politico sta favorendo una situazione di completo caos. Il nuovo Parlamento è stato eletto a giugno. La comunità internazionale spera che la prima seduta dell’assemblea in agosto, riapra il dialogo fra le parti.
Intanto si spara anche a Bengasi. L’esercito regolare si è unito alle forze del generale Khalifa Haftar, per combattere la milizia jihadista Ansar al-Sharia.
Dopo la Turchia anche gli Stati Uniti hanno chiuso temporaneamente la loro ambasciata a Tripoli. Il personale è stato trasferito in Tunisia.
Nel 2012 venne attaccata la sede diplomatica americana a Bengasi. Morirono l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre connazionali.
La Farnesina fa sapere che l’ambasciata italiana resta aperta. – Euronews