La setta islamista nigeriana Boko Haram estende le sue attività al Camerun, ingaggiando scontri con i militari di Yaoundé nei pressi della città di frontiera di Ashigashiya.
Secondo fonti di stampa gli i miliziani avrebbero già conquistato la parte nigeriana della città e si appresterebbe a conquistare l’area che si trova in territorio camerunese (le due parti della città sono divise da un corso d’acqua). Una fonte locale ha raccontato all’Agence France Press che durante un’incursione notturna nell’area camerunese i miliziani di Boko Haram avrebbe sgozzato tre persone sul sagrato della locale chiesa cattolica.
A 250 chilometri da Ashigashiya i guerriglieri di Boko Haram che hanno conquistato la città nigeriana di Gamboru Ngala, hanno cercato di far saltare il ponte che unisce la Nigeria al Camerun, dopo che l’esercito di Yaoundé ha respinto un attacco contro la città di frontiera di Fotokol, dove si sono ripiegati i soldati nigeriani che difendevano l’area.
Il 27 luglio il vice Premier del Camerun era scampato ad un tentativo di rapimento da parte di Boko Haram a Kolofata (nell’estremo nord del Camerun), nel corso del quale la moglie dell’uomo politico era stata sequestrata. La donna è ancora nella mani della setta islamista. Secondo fonti locale infine da alcuni giorni non si hanno notizie del principale negoziatore nelle trattative per la liberazione degli ostaggi stranieri rapiti da Boko Haram nel territorio del Camerun. Tra questi vi sono due sacerdoti Fidei Donum ed una suora canadese rilasciati il 31 maggio. Il deputato Abba Malla, è scomparso dopo aver effettuato una telefonata ad un suo collaboratore nella quale affermava di essersi recato nello Stato nigeriano di Borno per trattare la liberazione di alcuni lavoratori cinesi rapiti a metà maggio nel nord del Camerun. – Ag. Fides