Il presidente del Gambia Yahya Jammeh ha usato il suo discorso all’Assemblea generale Onu per attaccare l’omosessualità, definendola la “maggior minaccia all’esistenza umana”. Non è la prima volta che il leader del Paese africano si esprime con parole così dure: nel 2008, chiese a gay e leasbiche di andarsene dal Paese, minacciando che in caso contrario li avrebbe fatti decapitare. Non si è però attirato le critiche internazionali solo per questo, ma anche perché ha sostenuto di poter curare l’Aids con un massaggio del corpo alle erbe e banane. L’omosessualità, la cupidigia e l’ossessione per il dominio del mondo, ha detto questa volta a New York, “sono più mortali di tutti i disastri naturali messi assieme”. – LaPresse/AP