27/09/13 – Sudan – Venerdì di proteste: gas lacrimogeni sui dimostranti

di AFRICA

 

La polizia sudanese ha utilizzato oggi gas lacrimogeni per disperdere migliaia di dimostranti che sfilavano nel centro di Khartoum per protestare contro l’abolizione dei sussidi pubblici per l’acquisto della benzina: lo dicono fonti della MISNA, riferendo di un ingente dispiegamento di agenti e militari.

Secondo le informazioni disponibili, cortei contro l’abolizione dei sussidi e contro il carovita si sono tenuti sia nel centro della capitale che in quartieri periferici. In diverse occasioni i dimostranti avrebbero eretto barricate con pneumatici in fiamme e intonato slogan contro il governo e l’esercito. “In tutta la città – aggiungono le fonti – c’è una presenza massiccia di poliziotti e militari, un segno evidente della determinazione del governo a contenere e a reprimere le manifestazioni”.

Resta per ora difficile verificare i bilanci delle vittime di questa settimana di proteste e disordini. Stando all’organizzazione non governativa Amnesty International e all’African Centre for Justice and Peace Studies, un centro studi specializzato sul Sudan, almeno 50 dimostranti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Sarebbero invece centinaia gli arresti di attivisti, studenti ed esponenti di partiti di opposizione. – Misna

http://www.misna.org/economia-e-politica/venerdi-di-proteste-gas-lacrimogeni-sui-dimostranti-27-09-2013-813.html

27/09/13 –  Sudan – Venerdì di proteste: gas lacrimogeni sui dimostranti

La polizia sudanese ha utilizzato oggi gas lacrimogeni per disperdere migliaia di dimostranti che sfilavano nel centro di Khartoum per protestare contro l’abolizione dei sussidi pubblici per l’acquisto della benzina: lo dicono fonti della MISNA, riferendo di un ingente dispiegamento di agenti e militari.

Secondo le informazioni disponibili, cortei contro l’abolizione dei sussidi e contro il carovita si sono tenuti sia nel centro della capitale che in quartieri periferici. In diverse occasioni i dimostranti avrebbero eretto barricate con pneumatici in fiamme e intonato slogan contro il governo e l’esercito. “In tutta la città – aggiungono le fonti – c’è una presenza massiccia di poliziotti e militari, un segno evidente della determinazione del governo a contenere e a reprimere le manifestazioni”.

Resta per ora difficile verificare i bilanci delle vittime di questa settimana di proteste e disordini. Stando all’organizzazione non governativa Amnesty International e all’African Centre for Justice and Peace Studies, un centro studi specializzato sul Sudan, almeno 50 dimostranti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Sarebbero invece centinaia gli arresti di attivisti, studenti ed esponenti di partiti di opposizione. – Misna

 

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