Il fondo sovrano che dovrebbe essere istituito in Zimbabwe a partire dal prossimo anno sarà finanziato attraverso il deposito nelle sue disponibilità di un quarto delle royalties minerarie che il governo di Harare ricava dalle imprese operanti nel paese.
A renderlo noto è stata l’agenzia di stampa specializzata Bloomberg, che ha ottenuto una bozza dell’atto in discussione al Parlamento di Harare per l’istituzione del fondo sovrano.
La legge che istituirà il nuovo strumento finanziario dovrebbe essere approvata dai parlamentari di Harare entro le prime settimane del prossimo mese di gennaio.
In base all’attuale legislazione, il governo dello Zimbabwe applica una royalty del 10% sui ricavi lordi ottenuti dalle imprese impegnate nell’estrazione del platino, mentre l’imposta è pari al 15% per quanto riguarda i ricavi ottenuti dall’estrazione di diamanti.
Per gli altri minerali estratti in Zimbabwe viene applicata una royalty compresa tra il 4 e il 10%, mentre la percentuale relativa all’estrazione di carbone è fissata all’un per cento dei ricavi.
Il Parlamento di Harare sta inoltre valutando la possibilità di revocare le concessioni assegnate alle compagnie estrattive, nel caso queste non avviino entro un determinato periodo di tempo le iniziative necessarie per avviare le operazioni di estrazione.* Michele Vollaro – Atlasweb