28/01/14 – Malawi – Finiti i frutti di mango, un pasto a base di erbe…

di AFRICA

 

“Questi sono i mesi più difficili” scrive padre Piergiorgio Gamba, missionario monfortano in Malawi, un paese messo ancora una volta alla prova dalla carestia. Il raccolto non è atteso prima di marzo. E allora, a pochi mesi dalle elezioni, un sacco di grano alle famiglie impoverite diventa strumento di propaganda.

“Ormai i prezzi aumentano giornalmente – sottolinea padre Piergiorgio – e il sentimento che si legge sul volto delle persone è quello della resa”. Secondo gli esperti del Malawi Vulnerability Assessment Committee, le persone bisognose di aiuto sono circa un milione e 860.000. L’emergenza è legata a una siccità che ha colpito diverse zone del paese. Il prezzo del granturco ha raggiunto i 139,9 kwacha al chilogrammo (32 centesimi di dollaro), il doppio rispetto all’attuale quotazione alla Borsa dei cereali di Chicago.

In poche settimane, il capo di Stato Joyce Banda ha visitato decine di villaggi. “La presidente – scrive padre Piergiorgio – è stata nella scuola di Mponda, della parrocchia di Balaka, a distribuire il grano: un dono importante se non fosse così legato alla campagna elettorale che trasforma i sacchi di grano in voti a favore del governo”. Banda ha assunto la guida del Malawi nel 2012, dopo la morte improvvisa del suo predecessore Bingu wa Mutharika. Ad aprile, con il suo People’s Party, cercherà di conquistarsi il diritto a governare per altri cinque anni. Secondo il missionario, l’esito delle elezioni non è affatto scontato. “Il People’s Party – scrive – soffre grandi defezioni legate a una conduzione erratica del partito e all’attesa di conoscere chi verrà scelto per la carica di vice-presidente”.

Una delle poche certezze, allora, sono le difficoltà dei contadini. Nel rispetto delle politiche di razionamento in vigore ormai da un anno, la società pubblica che distribuisce il granturco non vende più di dieci chilogrammi a persona. “Una quantità insufficiente per le necessità delle grandi famiglie africane” sottolinea padre Piergiorgio. Che scrive ancora: “Sugli alberi i frutti di mango sono finiti e per tanta gente che sopravviveva con la frutta non rimangono alternative alla fame fatta di un pasto al giorno, quasi sempre a base di erbe”. – Misna

 

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