28/06/14 – Egitto – Sangue su vigilia anniversario caduta Morsi

di AFRICA

 

Per la prima volta in quattro mesi, un attentato dinamitardo in Egitto ha causato la morte di civili, macchiando di altro sangue l’imminenza del primo anniversario della caduta del presidente islamista Mohamed Morsi. E sempre oggi, un agguato di presunti estremisti islamici, ha causato la morte di cinque poliziotti nel nord del Sinai.

La bomba ad alto potenziale da circa cento chili, anche se fonti della sicurezza parlano di cinque cariche, e’ esplosa in una centrale telefonica in costruzione all’estrema periferia sud-occidentale del Cairo uccidendo una bambina e la madre. Il padre della piccola, custode dell’edificio del sobborgo “Citta’ del 6 ottobre”, e’ rimasto ferito. L’ordigno era stato piazzato nel vano destinato all’impianto elettrico e ha causato un parziale crollo della struttura a due piani. Come sottolinea il sito del quotidiano Al Al-Ahram, si tratta delle prime vittime civili di un attentato dinamitardo in Egitto dopo quello contro un bus che in febbraio aveva ucciso quattro persone (tra cui tre turisti sudcoreani) nella localita’ balnerare di Taba, sul Sinai. Solo mercoledi’, sempre al Cairo ordigni artigianali piazzati in cinque stazioni della metropolitana e davanti a un tribunale avevano causato almeno sei feriti. Gli attentati alla metro non sono stati rivendicati ma il ministero dell’Interno ha puntato il dito contro i Fratelli musulmani, la Confraternita che aveva portato al potere Morsi nel 2012 nel vincendo controverse elezioni presidenziali (ma anche le parlamentari e un referendum costituzionale), prima di essere scalzata dal potere l’anno scorso da proteste popolari appoggiate dai militari. Anche l’attentato alla centrale telefonica non e’ stato rivendicato ma aggiunge tensione alla ricorrenza del 30 giugno (quella delle manifestazioni di piazza da milioni di persone contro Morsi) e del 3 luglio (giorno della sua deposizione da parte dei militari).

“Nella rivoluzione del 30 giugno le forze armate egiziane hanno preso le parti del popolo”, “salvando l’Egitto da una guerra civile e dal caos”, ha ricordato l’allora capo dell’esercito e attuale presidente Abdel Fattah al-Sisi, in un discorso tenuto giovedi’ al vertice dell’Unione africana che ha appena riammesso nel suo seno l’Egitto, estromesso a causa di quell’ “incostituzionale” cambio di governo, insomma del golpe.

La Confraternita islamica, bandita in settembre e dichiarata terrorista a dicembre immediatamente dopo un attentato da 16 morti dalla matrice controversa, continua ad inscenare manifestazioni disperse con decine di arresti (77 solo in quelle di venerdi’) e chiama all’ “insurrezione” in occasione del 3 luglio. Dalla gabbia di un tribunale dove era rinchiuso per uno dei quattro processi in cui e’ imputato, Morsi ci ha messo del suo esortando gli egiziani a “continuare la loro rivoluzione”. Una legge contro i raduni di piazza, criticata consente alle autorita’ di proibire le manifestazioni: l’incognita e’ solo con quale celerita’ e durezza le forze dell’ordine riusciranno a sedare le annunciate proteste. – AnsaMed

 

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