Si contano almeno altri tre morti e sette feriti per un attentato che ha sconvolto nelle ultime ore ancora Kano, la grande città del nord della Nigeria frequente bersaglio di attacchi attribuiti agli estremisti di Boko Haram.
Stando alle informazioni in circolazione sulla stampa nazionale, un’attentatrice suicida si è fatta esplodere in una zona commerciale nell’area di Hotoro, mischiandosi ad un gruppo di donne che erano in fila per acquistare carburante. La deflagrazione ha colpito la “Nnpc Mega Filling Station” propagando un incendio lungo la Maiduguri road; il bilancio delle vittime resta ancora provvisorio.
Stando a fonti della sicurezza locale, l’attentatrice non è riuscita a dare fuoco alla stazione, come avrebbe pianificato, facendo così salire con ogni probabilità il numero delle vittime.
Si è trattato del quarto attentato dinamitardo a Kano nell’arco di 24 ore e secondo la polizia di Kanu è stata cnhe evitata una possibile strage, sabato, quando una vettura imbottita di esplosivo è stata rinvenuta abbandonata vicino all’area della moschea di Isyaku Rabiu, zona sempre affollata per le preghiere, in particolare per l’Eid al Fitr, la fine del mese del Ramadan, di cui sono state infine vietate le celebrazioni proprio per paura di nuovi attentati.
Condannando gli attacchi, il presidente Goodluck Jonathan ha ricordato che sia l’ex capo dello Stato Muhammadu Buhari che lo sceicco Dahiru Bauchi, influente leader religioso, sono scampati il 23 luglio a due sanguinosi attentati a Kaduna: “Potete immaginare cosa sarebbe successo se queste due persone fossero morte. Bauchi è uno dei più importanti predicatori islamici, ha milioni di seguaci; Buhari….è una figura politica con molti sostenitori. Nello stesso giorno qualcuno voleva assassinarli. Coloro che hanno pianificato gli attacchi sono chiaramente figli del diavolo perché se avessero ucciso queste persone non saremmo qui oggi. Questo paese sarebbe stato in rivolta” ha detto Jonathan. – Misna
