Il governo di Mogadiscio ha riconosciuto Sheikh Ahmed Madobe, ex Signore della guerra e leader della milizia di Ras Kamboni, nuovo governatore ad interim delle regioni del Basso e Medio Juba, e di Gedo. L’accordo – siglato poco fa ad Addis Abeba – intende porre fine a mesi di combattimenti tra milizie rivali che hanno causato decine di morti, anche tra i civili e una pericolosa instabilità per il paese, che tenta faticosamente di uscire da vent’anni di guerra civile.
Per mesi, Madobe e il colonnello Bare Adan Shire (Bare Hirale), sostenuto da Mogadiscio, si sono contesi il titolo di governatore della regione il cui capoluogo, Kismayo, ospita uno dei porti più strategici del paese.
“Questa intesa apre la porta ad un futuro migliore per la Somalia” ha commentato l’inviato Onu nel paese Nicholas Kay.
Già governatore di Kismayo nel 2006, con l’Unione delle Corti islamiche, Madobe fu rovesciato dalle truppe di Addis Abeba e detenuto in Etiopia per circa due anni. Dopo la sua liberazione ruppe i legami con i gruppi islamisti e con i suoi uomini, del clan Marehaan, ha combattuto al fianco dei militari keniani della missione ‘Linda Nchi’ (Protezione della patria) contro gli insorti al Shabaab. È considerato un fedele alleato del governo di Nairobi, che guarda alla regione del cosiddetto ‘Jubaland’, confinante con il Kenya, con grande interesse. – Misna