Si allarga l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale, che in base a un bilancio aggiornato ha gia’ causato 1.552 morti. L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) ha parlato del virus come dell’emergenza sanitaria “piu’ complessa degli ultimi anni” e ha lanciato l’allarme: l’epidemia potrebbe colpire oltre 20mila persone.
I casi di contagio in Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria sono 3.062 e le autorita’ di Abuja hanno confermato la prima morte per ebola al di fuori di Lagos, dove finora si sono concentrati i casi. L’Oms ha messo a punto un piano per combattere la diffusione del virus nei quattro Paesi africani, con particolare attenzione alle zone piu’ affollate, come le capitali, e ai porti maggiori. Il costo stimato per contenere l’epidemia nei prossimi sei mesi, secondo l’organizzazione, e’ di 490 milioni di dollari (370 milioni di euro) che non include le spese per assicurare i servizi essenziali nei Paesi colpiti.
Un progetto piu’ ampio, guidato dall’Onu, partira’ entro la fine di settembre e si concentrera’ su sicurezza alimentare, approvvigionamento di acqua, igiene, istruzione e sanita’. L’epidemia si sta diffondendo in un “numero notevole di localita’”, ha avvertito l’Oms, che ha ribadito la necessita’ di una risposta “potente e coordinata”.
Intanto, sono stati accelerati i test su un vaccino contro l’ebola e “gia’ per settembre” il siero potrebbe essere sperimentato su volontari. A dare la notizia e’ stato il gigante farmaceutico GlaxoSmithKline (Gsk), che sta sviluppando il vaccino insieme all’Istituto nazionale della salute statunitense. A usufruirne per primi saranno candidati sani in Gran Bretagna, Gambia e Mali, mentre la speranza dei ricercatori e’ che il processo possa concludersi entro la fine del 2014. In caso di successo, il vaccino verra’ fornito alle persone infettate dall’epidemia. L’ente di beneficenza londinese Wellcome Trust, insieme al Medical Research Council britannico e al Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale del Regno Unito, sta contribuendo a coprire le spese per i test con 2,8 milioni di sterline (pari a 3,5 milioni di euro). Lo studio in corso coinvolgera’ 60 volontari nel Regno Unito e 40 ciascuno in Gambia e Mali. I test devono ancora ottenere il via libera etico e normativo. La Gsk intende produrre 10mila dosi extra di vaccino di modo che, in caso di risultato positivo, possa essere immediatamente disponibile. (AGI) .