28/10/14 – Marocco – Poligamia resiste nonostante Codice famiglia

di AFRICA

 

Meno mogli, più spose bambine. Non sono bastate le condizioni draconiane imposte dal nuovo codice della famiglia Moudawana, in vigore dal 2004. In Marocco la poligamia resiste tenacemente ai paletti imposti dalla legge.

Ufficialmente, secondo i dati diffusi dal ministero di Giustizia, le statistiche sono in costante calo. Le nozze con una seconda moglie sono state 787 nel 2013, contro le 806 dell’anno precedente, in pratica lo 0,25 per cento dei 314.800 atti di matrimonio firmati. Non supererebbe dunque il migliaio la cifra di uomini che si danno l’opportunità di avere una seconda sposa al loro fianco. Associazioni per i diritti umani e avvocati prendono però le distanze dai dati ufficiali. Spesso gli uomini preferiscono avere due mogli, che pagare gli alimenti a una ex, denunciano. E puntano il dito anche sull’altra faccia della medaglia: a dieci anni dalla legge che ha messo ordine e regole su come metter su famiglia, il tasso di matrimoni di minori è passato dal 7,75 per cento del 2004 all’11,47 del 2013.

Il picco si è avuto nel 2011 con l’11,99 per cento delle richieste. Quelle 40 mila domande presentate l’anno scorso pesano come un fardello sul Paese che tenta di affrancarsi dai riti del passato e si confronta piuttosto con l’Europa sul tema dei diritti. È l’Unicef che tiene sotto osservazione il fenomeno. Il nuovo codice vieta il matrimonio ai minori di 18 anni, a meno che non sia richiesta autorizzazione al giudice minorile. In alcune regioni remote, però, i matrimoni sono solo religiosi. Le spose bambine non si contano; il via libera del giudice non occorre e spesso, dopo aver avuto dei figli le giovani finiscono per essere ripudiate senza che la giustizia sappia nulla. Così, denunciano le organizzazioni per la difesa dell’infanzia, nella regione di Midelt, sul Medio Atlante, oltre 50 bambine di età compresa tra gli 11 e i 16 anni sono andate in spose a uomini adulti, l’anno scorso. A volte, basta la promessa del mantenimento agli studi da parte dell’aspirante marito, per ottenere la ragazzina in moglie.

Quanto alla poligamia, in effetti, l’articolo 40 del codice ne rende molto complicata la procedura, ma le vie di fuga sono facili: dossier falsi o cambi di residenza sono i trucchi più usati. Spesso, la prima sposa non è nemmeno informata. Per avere diritto a una seconda moglie (o terza o quarta, perché la legge musulmana non lo impedisce), è necessaria sempre l’autorizzazione della prima. Oltre che un motivo ragionevole per far ricorso alla poligamia. Il giudice interviene con un tentativo di riconciliazione tra la coppia, prima di concedere eventualmente l’ok al secondo matrimonio e dopo aver sentito anche la nuova possibile sposa. (ANSAmed).

 

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