Crescono le pressioni dell’opinione pubblica e dello stesso partito di governo della Tanzania Chama Cha Mapinduzi (Ccm) sul premier Mizengo Pinda perché si dimetta dopo lo scandalo di corruzione che avrebbe coinvolto il suo governo.
Un’indagine i cui risultati sono attualmente all’esame del parlamento ha appurato che 120 milioni di dollari fondi governativi sono stati prelevati da un conto garantito, finendo nelle disponibilità di un’azienda elettrica e in seguito in quelle di alcuni ministri. Per questo motivo la commissione d’inchiesta domanda che – oltre a Pinga – si dimettano il procuratore generale Frederick Werema e il ministro dell’Energia e delle miniere Sospeter Muhongo.
Il mese scorso, in conseguenza dello scandalo, i donatori internazionali avevano congelato aiuti alla Tanzania per un valore di 490 milioni di dollari. – Misna