28/12/13 – Egitto – Scontri studenti-polizia in università al-Azhar: un morto

di AFRICA

 

Torna a infiammarsi l’università al-Azhar al Cairo, in Egitto. Numerosi studenti hanno manifestato stamattina a sostegno del presidente deposto Mohammed Morsi e a un certo punto la polizia in tenuta antisommossa ha fatto irruzione nel campus per disperdere la protesta. Il bilancio è di uno studente morto, 14 feriti e 68 arrestati, fra i quali sette donne.

Diverse le versioni a proposito della dinamica: il ministero dell’Interno sostiene che ad avviare le violenze siano stati gli studenti, che avrebbero fatto irruzione in diversi edifici dell’ateneo “per terrorizzare studenti e facoltà” e avrebbero esploso colpi in aria e rotto diverso materiale, per impedire lo svolgimento della sessione di esami; questa ricostruzione viene però respinta dagli studenti, che tramite la portavoce Aya Fathy sostengono che sia stata la polizia a cominciare le violenze. La sede della facoltà di Commercio è stata incendiata e proprio qui davanti, secondo Fathy, è stato uccisa la vittima degli scontri, Khaled el-Haddad. Il ministero dell’Interno non conferma la morte del giovane, ma a fornire il bilancio di morti e feriti è stato un funzionario della sicurezza egiziana coperto dall’anonimato, che ha riferito dello studente ucciso e di feriti e arrestati.

Gli attivisti pro Morsi hanno invitato a boicottare gli esami universitari, ma negano di avere minacciato gli studenti in caso di astensione dal boicottaggio. Professori universitari e funzionari della sicurezza, tuttavia, accusano gli studenti di avere bloccato oggi l’accesso alle classi e di avere aggredito gli altri alunni mentre provavano a entrare nel campus. In alcune facoltà, tra le quali quella di Commercio, gli esami sono stati rimandati ma il rettore, Osama el-Abd, ha parlato di un rinvio di solo alcune ore e ha precisato che saranno indicate aule alternative per i test che erano in programma per domani. Parlando con l’agenzia di stampa egiziana, inoltre, il rettore ha riferito che sarà avviata un’indagine per accertare chi siano gli studenti responsabili delle violenze di oggi.

Le immagini mostrate in onda dalle tv locali e pubblicate sui social network mostrano il campus di al-Azhar simile a un campo di battaglia, con le fiamme che si sollevano dalla facoltà di Commercio, a tre piani, e alcuni studenti armati con quelle che sembrano pistole artigianali. Altre foto mostrano invece manifestanti mascherati sui tetti degli edifici dell’università, mentre lanciano pietre contro le forze di sicurezza, e studenti che saltano giù dalle finestre per sfuggire alle violenze. Gli scontri nell’università del Cairo hanno sollevato proteste anche in un altro campus nella città di Zagzig, sul Delta del Nilo, dove alcuni studenti hanno lanciato sassi contro la polizia.

Gli studenti di al-Azhar protestano da settimane contro la deposizione di Mohammed Morsi, che appartiene ai Fratelli musulmani, gruppo messo nuovamente fuori legge dalle autorità mercoledì dopo essere stato designato organizzazione terroristica. Morsi è stato deposto con un colpo di Stato militare lo scorso 3 luglio e da allora si succedono numerose manifestazioni a suo sostegno, che spesso sono state represse nel sangue. In questi giorni il governo sta intensificando il giro di vite sulla Fratellanza e sui pro Morsi in vista del referendum costituzionale del 14 e 15 gennaio, il primo passo nell’applicazione della roadmap per la transizione politica delineata dall’esercito dopo la cacciata di Morsi. La nuova Carta dovrebbe sostituire la Costituzione redatta da un panel a guida islamista sotto la presidenza Morsi e immediatamente sospesa dopo la destituzione di lui. Il governo teme infatti che i sostenitori di Morsi proveranno a far fallire il voto con proteste o con la violenza. In particolare le autorità accusano i Fratelli musulmani di avere orchestrato una serie di attacchi militanti in Sinai contro i soldati allo scopo di destabilizzare la transizione, ma hanno fornito poche prove delle presunte responsabilità della Fratellanza. – LaPresse/AP

 

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