Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha dato ieri il suo assenso a una forza europea da mandare un Centrafrica a sostegno della Misca, la missione a guida dell’Unione Africana, e dell’operazione Sangaris, a guida francese.
In un primo tempo la missione europea dovrebbe essere costituita da 500 uomini, che potrebbero diventare mille in un secondo tempo, con il compito di proteggere i civili dalle violenze delle milizie armate.
Il Consiglio ha anche chiesto “se possibile” di organizzare le elezioni già nel secondo semestre del 2014 e ha adottato sanzioni contro coloro che violano la pace, senza tuttavia fornire una lista degli individui presi di mira, probabilmente esponenti dell’ex ribellione Séléka e della contro milizia anti-Balaka.
Allo stesso tempo, la presidente di transizione, Catherine Samba-Panza, ha annunciato che intende chiedere l’invio di un’operazione di peacekeeping delle Nazioni Unite.
Nonostante la presenza di truppe africane e francesi, la situazione in molte zone del Centrafrica sta degenerando con centinaia di migliaia di sfollati e un numero imprecisato di vittime. Lontano dalla capitale Bangui, il confronto tra Séléka e anti-Balaka sta di fatto proseguendo con gravi conseguenze per la popolazione civile presa di mira da entrambi i contendenti.* Celine Camoin – Atlasweb