“Molte delle promettenti tutele previste dalla nuova Costituzione del Marocco non si sono ancora tramutate in realtà per la popolazione”. Lo ha detto Navi Pillay, Alta commissaria delle Nazioni unite per i diritti umani, parlando con i giornalisti al termine del suo viaggio di tre giorni nel Paese nordafricano. Pillay ha elogiato la Carta, stipulata nel 2011, e i numerosi provvedimenti per proteggere i diritti dei cittadini, chiedendo però che vengano rapidamente implementati. Anche gli attivisti indipendenti del Paese affermano che i diritti umani non vengono pienamente rispettati. In seguito alle rivolte della primavera araba del 2011, affermano, la polizia li sta perseguitando e sta ostacolando i progressi nell’ambito dei diritti umani. I gruppi internazionali hanno inoltre criticato il ricorso alla tortura da parte della polizia per estorcere confessioni. Il governo ha negato che la tortura sia una pratica sistemica e sostiene che i casi riportati finora siano episodi isolati. – LaPresse/AP