Sono almeno trenta i morti provocati nelle ultime ore dai combattimenti tra forze speciali governative e milizie islamiste a Bengasi, seconda citta’ della Libia e capoluogo della Cirenaica: lo hanno riferito fonti ospedaliere, secondo cui negli scontri sono intervenuti anche aerei da guerra. Di fronte alla “drammaticita’ della situazione” in Libia, l’Italia e’ convinta della “necessita’ di ricondurre tutti gli sforzi in sede Onu, che puo’ costituire il quadro di riferimento internazionale che garantisca l’efficacia e l’imparzialita’ degli interventi internazionali”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, durante la conferenza stampa alla Farnesina con il presidente della Confederazione svizzera, Didier Burkhalter. “L’obiettivo principale – ha spiegato il capo della diplomazia italiana – e’ di consentire al nuovo Parlamento di riunirsi, spostando il confronto dal piano militare a quello politico”. La Farnesina smentisce che l’Italia abbia deciso di inviare in Libia 7 Canadair per contrastare gli incendi divampati in depositi di petrolio e gas colpiti da razzi nei combattimenti per l’aeroporto di Tripoli. Questo si legge in una nota in cui si spiega che l’Italia “continua a valutare tutte le opzioni per fornire aiuti alla Libia, in virtu’ del suo impegno nel Paese, tenendo conto delle enormi difficolta’ tecniche e del fatto che l’area interessata e’ stata terreno di scontri tra milizie dal 13 luglio”. Il ministero infine assicura che l’ambasciata italiana a Tripoli “continua ad assicurare il massimo impegno a tutela della collettivita’ e degli interessi italiani in Libia”. (AGI)