Scontri tra comunità rivali, nel nord del Kenya, hanno provocato oltre una ventina di morti. Lo riferisce al quotidiano The Nation il governatore della contea di Marsabit, Ukur Yattani, secondo cui nelle violenze tra Borana e Gabbra sono state utilizzate armi automatiche e granate.
Secondo le ricostruzioni fornite dalla stampa locale, gli scontri sono cominciati venerdì e, nonostante il dispiegamento di un contingente di militari, si sono propagati nelle contee di Marsabit e Moyale.
Oltre alla tradizionale rivalità per il controllo di pozzi e pascoli, ad alimentare le tensioni tra le due comunità, riferisce Yattani, avrebbero contribuito politici locali: “Le ultime elezioni – ha raccontato – hanno lasciato questo territorio con profonde spaccature. Una delle comunità ha perso in tutti le circoscrizioni e questo non ha fatto che acuire i contrasti”.
Nelle città di Moyale e Mandera, i disordini sono tutt’ora in corso e diverse abitazioni sono state date alle fiamme. – Misna