29/10/13 – Niger – Migranti morti nel deserto, “un dramma silenzioso”

di AFRICA

 

Almeno 35 migranti sono morti di sete nel deserto nigerino, nella regione di Agadez, durante un tentativo disperato di raggiungere Tamanrasset, nella vicina Algeria. La notizia è stata rilanciata dai media internazionali e presentata come “un nuovo dramma dell’immigrazione”. In base ai racconti dei sopravissuti, in tutto 19 persone rimpatriate ad Arlit (nord) dalle autorità nigerine, una sessantina di migranti viaggiava a bordo di due veicoli fuori strada. Dopo un guasto meccanico i passeggeri sono partiti in cerca di acqua  e si sono persi nel deserto, dove sono morti disidratati. Finora le ricerche dell’esercito hanno permesso di ritrovare cinque corpi senza vita, ma all’appello mancano ancora 35 dispersi, soprattutto donne, bambini e adolescenti, per lo più originari dalle località meridionali nigerine – Matamey e Kantié – nei pressi di Zinder.

“In realtà si tratta dell’ennesimo dramma umano di un fenomeno silenzioso che ha già mietuto fin troppe vittime” dice alla MISNA una fonte umanitaria locale contattata a Niamey, sottolineando che “questa rotta migratoria nel nord del Niger viene battuta da almeno 20 anni”. L’interlocutore della MISNA spiega che “dei morti tra i migranti non si hanno spesso notizie poiché avvengono lontano dai riflettori dei media e delle autorità: spesso non ci sono sopravissuti, tutti vengono inghiottiti dal deserto”. Difensori dei diritti umani in Niger denunciano da tempo le attività illegali dei trafficanti che “trattano i migranti come capi di bestiame (…) abbandonandoli in pieno deserto, anche di notte, con temperature che superano i 45 gradi e a decine di chilometri dalla città più vicina”. Ad Agadez, principale località del nord, “si incontra tutta l’Africa”: convivono aspiranti migranti giunti da Mali, Eritrea, Liberia, Nigeria, Congo e Camerun, che sognano tutti l’Europa. – Misna

 

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