29/12/14 – Africa – La malaria sta uccidendo più dell’Ebola

di AFRICA

 

A Guéckédou, nei pressi del villaggio nel quale Ebola ha iniziato a diffondersi uccidendo molte persone nelle foreste tropicali del sud della Guinea un anno fa, i medici hanno smesso di fare esami per la malaria. Il calo del 40% dei casi segnalati quest’anno per la malaria, non è una buona notizia, come ha affermato il dottor Bernard Nahlen, vicedirettore del team che studia l’epidemia di malaria per conto del presidente degli Stati Uniti. La diminuzione è molto probabilmente dovuta al fatto che le persone hanno troppa paura di andare nelle strutture sanitarie e per questo non vengono curate.

“Sarebbe un grande errore da parte di tutte le persone coinvolte nella lotta contro i virus avere molte persone che stanno morendo di malaria in mezzo all’epidemia di Ebola. Sarei sorpreso se non ci fosse un aumento delle morti per malaria in mezzo a tutto questo, e molti di questi saranno bambini”, ha affermato in un’intervista. Le stime dicono che in Guinea, dove la metà delle 12 milioni di persone non hanno accesso ai centri sanitari, circa 15mila sono morti per malaria, 14mila dei quali sono bambini sotto i cinque anni, come afferma l’ente “Nets for life Africa” che distribuisce zanzariere trattate con insetticida. Nel frattempo 1600 persone sono morte per Ebola. Circa la decima parte, secondo l’OMS.

La malaria è la principale causa di morte nei bambini sotto i cinque anni in Guinea e, dopo l’Aids, la principale causa di morte degli adulti. Le due malattie hanno in comune molti degli stessi sintomi, tra cui febbre, vertigini e dolori muscolari. La malaria è causata da punture di zanzare portatrici del virus, mentre Ebola può essere contratta solo dai fluidi corporei di una vittima infetta. Le persone malate hanno paura di essere messe in quarantena per la malaria nei centri di trattamento per l’Ebola. Secondo l’OMS che si trova a Guéckédou, tra le persone che si sono presentate con febbre nel mese di ottobre, il 24 per cento è risultato positivo all’Ebola, lo sono anche per la malaria, mentre il 33% di coloro che non hanno l’Ebola sono risultati positivi per la malaria.

Eppure basterebbe poco per prevenirla. Anche solo le zanzariere, la cui distribuzione è stata fermata quando si è propagata l’Ebola. In Sierra Leone, terzo Paese colpito dall’Ebola, Medici senza Frontiere ha cominciato l’azione preventiva di distribuire 1,5 milioni di farmaci antimalarici che possono essere utilizzati sia per prevenire che per curare, con l’obiettivo di proteggere le persone durante l’alta stagione della malattia. – Blastingnews

 

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