2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è stato dichiarato dal Parlamento Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
«Ho visto le immagini del naufragio all’isola dei Conigli e sono rimasto senza parole. Silenzio. Solo il respiro dei sommozzatori. E poi corpi ovunque. Incastrati nell’imbarcazione. Seduti, sdraiati. Sembra una scena irreale. E poi due corpi abbracciati. Due corpi che nella disperazione si sono stretti l’uno all’altro per darsi coraggio, per sperare forse in una salvezza possibile. Come i corpi di Pompei, pietrificati e abbracciati. Senza scampo. […] E l’unica cosa che chi ci governa è in grado di fare è richiamare ogni volta l’Europa alle proprie responsabilità. È dire “questo è un problema che riguarda anche voi”. Errore: questo non è un problema, ma una questione che l’Italia ha affrontato nel modo peggiore, da sempre. In Italia a dettare legge in materia di immigrazione sono state le forze politiche più becere, ignoranti e razziste e su questo l’Europa non ha nessuna responsabilità. Queste morti pesano anche e soprattutto sulle loro coscienze». (Roberto Saviano)
Foto: End of Dreams, il gruppo di 48 statue di Nikolaj Bendix Skyum Larsen, temporaneamente collocate sul fondale di Pizzo Calabro, in memoria dei migranti vittima del mare.