“I giudici del colpo di Stato hanno condannato a morte più di mille persone. Il golpe sparirà”: con queste parole Mohamed Badie, guida suprema dei Fratelli musulmani si è rivolto ai giudici dalla gabbia degli imputati all’udienza odierna nell’ambito del processo che lo vede accusato insieme ad altri 130 quadri della Confraternita, tra cui l’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, per evasione dalla prigione di Wadi el Natroun nel 2011.
Badie ha fatto riferimento alle sentenze di condanne a morte emesse nei confronti suoi e di altri 682 Fratelli musulmani, pronunciate in prima istanza lunedi’ scorso da un altro tribunale egiziano per le violenze avvenute a Minya, in Alto Egitto lo scorso agosto. Badie risulta infatti imputato anche nel processo a Minya.
“Noi siamo giudicati in base a delle misure eccezionali, il nostro sangue è stato versato per la libertà dell’Egitto e noi ci siamo sacrificati per Dio”, ha aggiunto la guida spirituale.
“Il golpe sparirà”, ha poi detto Morsi all’udienza odierna, mentre Safwat Hegazi, altro leader islamista ha chiesto di rispettarlo, perché “lui è il presidente della Repubblica”. Ansa