Interventi legislativi mirati e un più generale impegno di sensibilizzazione: sono i due pilastri sui quali si regge una nuova campagna dell’Unione Africana (Ua) che mira a contrastare il fenomeno delle bambine spose.
“La cultura o la religione – ha sottolineato Olawale Maiyegun, direttrice della Commissione affari sociali dell’Ua – non possono essere in alcun modo una scusa: bisogna porre fine a questa pratica che viola i diritti dei bambini”.
Secondo dati delle Nazioni Unite, ogni anno circa 14 milioni di ragazze sono costrette a sposarsi prematuramente. Molte di loro vivono in Africa. A sud del Sahara la situazione appare particolarmente critica in Niger e in Ciad, paesi dove i tassi di matrimoni in età precoce sfiorerebbero il 70%. – Misna