Si osserva oggi in tutto il mondo la prima Giornata internazionale contro il traffico delle persone, indetta dall’Onu. Una piaga della società contemporanea su cui di frequente è intervenuto anche Papa Francesco
Una “piaga nel corpo dell’umanità contemporanea”, una “piaga nella carne di Cristo”, un “delitto contro l’umanità”. Questa è la tratta di esseri umani nelle parole di Papa Francesco: era il 10 aprile scorso e il Pontefice incontrava i partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta delle persone umane, svoltasi alla Casina Pio IV in Vaticano. Ma il tema della lotta a questo male che affligge la famiglia umana, intrecciato al problema delle nuove schiavitù, è di quelli cari al Pontefice, che più volte ha parlato di “intollerabile crimine contro la dignità umana”.
L’Onu, da quest’anno, osserva la Giornata internazionale contro il traffico delle persone. “Scoprire e denunciare i trafficanti”, evitare che “bambini vulnerabili, donne e uomini cadano preda di sfruttamento”, “onorare e proteggere le vittime” della tratta di esseri umani. Questi gli obiettivi dell’iniziativa, secondo l’alto commissario Onu per i Diritti umani, Navi Pillay. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nell’occasione odierna, ha invitato tutti i Paesi a ratificare e rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, firmata a Palermo nel 2000.* Giada Aquilino – Radio Vaticana