“I nigeriani hanno perso fiducia nel loro governo perché manca di visione nella gestione degli affari sociali, economici e politici del paese”: lo ha detto l’ex vice-presidente Atiku Abubakar, esponente di spicco di una fazione del partito al potere entrata in rotta di collisione con il capo dello Stato Goodluck Jonathan.
Le dichiarazioni di Abubakar fanno seguito all’assalto di presunti militanti del gruppo armato Boko Haram a un istituto di agraria a Gujba, nello Stato settentrionale di Yobe, nel quale sono rimaste uccise almeno 78 persone. L’ex vice-presidente è intervenuto in una fase nella quale le dinamiche dell’episodio non sono ancora chiare, a conferma dei rischi di una strumentalizzazione politica della questione Boko Haram.
Insieme con alcuni governatori di Stati del nord della Nigeria, Abubakar ha espresso la propria opposizione a una eventuale nuova candidatura di Jonathan alla guida del paese nel 2015. Sulla base di un principio che ha regolato per anni la vita del Peoples Democratic Party (Pdp), al potere in Nigeria dalla fine del regime militare nel 1999, alla presidenza devono alternarsi dirigenti originari delle regioni del sud per lo più cristiano e del nord a maggioranza musulmana. – Misna