Avanti con le dighe Inga 3 e Grand Inga, colossi di cemento sul fiume Congo teoricamente in grado di soddisfare il fabbisogno di energia di buona parte dell’area sub-sahariana: un’intesa sui due progetti è stata sottoscritta a Kinshasa dal presidente Joseph Kabila e dal suo ospite sudafricano Jacob Zuma.
L’accordo di cooperazione energetica, riferisce la stampa sub-sahariana, prevede l’acquisto da parte di Pretoria di più della metà dei 4800 megawatt che a regime Inga 3 dovrebbe produrre. L’altra parte dell’intesa riguarda Grand Inga, un’opera da 80 miliardi di dollari con una capacità prevista di 40.000 megawatt, più del doppio di quella delle diga cinese delle Tre Gole, a oggi la più grande al mondo.
Di fronte al parlamento di Kinshasa, nella seconda e ultima giornata della sua visita, ieri Zuma ha parlato di “un progetto mai realizzato nel continente”. Il presidente non ha fatto invece alcun riferimento all’opposizione alle realizzazione delle dighe espressa da tempo da organizzazioni non governative ed esponenti della società civile africana. La loro tesi è che gli impianti sul basso corso del Congo siano incompatibili con una prospettiva di sviluppo sostenibile e servano interessi estranei al continente. – Misna
